E' grigia, caro amico, qualunque teoria. Verde è l'albero d'oro della vita.

J.W.Goethe, il Faust

mercoledì 30 giugno 2010

Roma: seconda Conferenza Internazionale sulla Scienza della Sostenibilità (ICSS)

Il premio Nobel Elinor Ostrom così ha parlato a Roma: “Non aspettate, agite”.


Elinor Ostrom, prima donna ad avere ricevuto il Nobel per l’economia, è attualmente a capo del Centro Studi sulla Diversità dell’Arizona State University.
“Ogni singola persona, – ha proseguito la Ostrom – con i suoi comportamenti d’acquisto, può fare molto. Acquistare pensando al futuro e dando attenzione al concetto di risparmio, percepire il valore dei bei comuni sono elementi che possono farci costruire un futuro di sviluppo sostenibile. Certo a livello politico è necessario un dialogo fondamentale con il mondo accademico e non bisogna scoraggiarsi per gli insuccessi”.

La seconda Conferenza Internazionale sulla Scienza della Sostenibilità (ICSS) è stata aperta dalla Ostrom, con un chiaro e forte messaggio che ne sottolinea uno dei principali obiettivi: l’attuazione di un dialogo interdisciplinare fra diverse scienze al fine di diffondere sempre più la co-scienza della sostenibilità.

L’economista statunitense prosegue invocando una “contaminazione del sapere”, che suggerisca precise e condivise azioni concrete, senza disdegnare il senso critico, “applicando processi correttivi ad errori del passato”.

La Conferenza è stata organizzata dal Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile della Sapienza Università di Roma (CIRPS).
Il CIRPS è una realtà di ricerca trasversale al mondo accademico, la cui azione è finalizzata alla diffusione di conoscenze scientifiche, alla stesura di progetti ed alla ricerca di approcci a livello sociale e lavorativo, che abbiano come scopo lo sviluppo sostenibile.

Dal 1998 il CIRPS fa parte di un gruppo di Università ed Enti di ricerca a livello mondiale, impegnato nell’avanzamento della Scienza della Sostenibilità. Il CIRPS vuole promuovere la condivisione del benessere a livello mondiale, senza che questo danneggi l’ambiente, qualche gruppo sociale o le generazioni future.

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